NINFA - S. Giovanni

S. Giovanni

Immagini


1) Abside (foto Autore).

2) Decorazione absidale, particolare con figure di angeli (foto Autore).

3) Resti di affreschi (foto Autore).

Descrizione

S. Giovanni risale probabilmente all'XI secolo [Fig. 1]. Sorta, sembra, sui resti di un edificio d’età romana, la chiesa era probabilmente a navata unica con cappelle laterali e una sola abside semicircolare con presbiterio rialzato. Accanto erano presenti anche strutture conventuali, di cui si intravedono solo alcune tracce verso ovest, in cui trovò dimora stabile, su invito di Giacomo II Caetani, una comunità francescana, che rimase a Ninfa sino al 1388, quando, con la città ormai ridotta a desolanti rovine e quasi del tutto spopolata, scelse di ritirarsi nella chiesa di S. Nicola a Sermoneta (Carbonara 1990, p. 234). Durante il trasferimento, i Minori portarono con sé nella nuova sede un oculo, gli stipiti della porta principale e una campana gotica (Hadermann-Misguich 1986, p. 66). Di ciò che resta dell'abside crollata si intravvedono frammenti di figure di angeli [Fig. 2] che potrebbero essere contemporanei agli affreschi di S. Pietro (fine XII-inizio XIII sec.). All'inizio del Novecento si vedevano invece ancora interi registri di storie [Fig. 3]. Sotto un modesto strato di terreno si è perfettamente conservato un pavimento in marmi policromi.

Bibliografia

Carbonara G., Edilizia e urbanistica di Ninfa, in Ninfa: una città, un giardino, «Atti del Colloquio della Fondazione Camillo Caetani, Roma-Sermoneta-Ninfa, 7-9 ottobre 1990», a cura di L. Fiorani, Roma 1990, pp. 223-245.

Hadermann-Misguich L., Images de Ninfa. Peintures médiévales dans une ville ruinée du Latium, Roma 1986.

Autori

Antonio Iommelli