ABBAZIA DI FOSSANOVA - L'ala dei conversi

L'ala dei conversi

Descrizione

L’ala occidentale del chiostro era destinata ai conversi, ovvero a quei confratelli laici vincolati da tutti gli obblighi della vita religiosa eccetto l’Ufficio divino e che, per questo motivo, erano destinati principalmente al lavoro manuale. L’istituzione della confraternita laica, presente fin dagli esordi dell’Ordine a Cîteaux, non fu un’invenzione esclusiva dei Cistercensi, ma certamente essi ne fecero un uso maggiore rispetto agli altri ordini monastici.

Ad eccezione dell’infermeria dei conversi che a Fossanova, come nella maggior parte delle abbazie cistercensi, è ubicata al di fuori del recinto claustrale, in quest’ala trovano posto tutti gli edifici a loro espressamente riservati. A partire da nord si osservano quindi: la cappella di S. Stefano (attuale negozio di souvenir), secondo alcuni studi resto del precedente monastero, il lungo cellario sormontato dal dormitorio e il refettorio.

Quest’ultima struttura, non più esistente, era parallela al refettorio dei monaci e, come questo, adiacente alla cucina con cui comunicava tramite il passavivande tutt’oggi visibile.

Il cellario è il lungo ambiente rettangolare al pianterreno che oggi si presenta estremamente rimaneggiato, sebbene sia ancora possibile percepire l’originaria suddivisione in campate coperte da volte a crociera. La struttura serviva come magazzino, sala di lavoro e luogo di convergenza dei prodotti delle grange. Per questa ragione il responsabile della struttura, il cosiddetto cellerario, era una figura estremamente importante nel governo dell’abbazia ed era il tramite principale delle comunicazioni fra il monastero e il mondo esterno. Era responsabile del cibo e delle bevande, così come di tutti gli edifici in cui si preparavano tali prodotti; rispondeva, inoltre, di tutta l’attrezzatura e di ogni recipiente, e doveva assicurare la disponibilità dei materiali necessari per la manutenzione e la riparazione degli edifici abbaziali. Refettorio e cellario erano sovrastati dal lungo dormitorio dei conversi.

Parallelamente all’ala in esame corre il cosiddetto corridoio dei conversi che è seprato dalla galleria occidentale del chiostro da un muro continuo. Tale passaggio permetteva ai confratelli laici di muoversi negli edifici a loro uso esclusivo senza interferire con le attività dei monaci. In questo spazio si osserva la presenza di un portale elegantemente scolpito e contrassegnato da una croce nella lunetta, che permetteva ai conversi di accedere in chiesa, ancora una volta, senza invadere lo spazio monacale.

Bibliografia

Autori

Roberta Cerone