PRIVERNO - Chiesa di San Giovanni Evangelista - L'altare
L'altare
Immagini
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Descrizione
Pochi sono gli studi che hanno considerato questo altare, principalmente citato in relazione al monumento denominato la 'Crocetta' che si trova sul piazzale antistante la chiesa. I frammenti che compongono l’altare sono infatti tradizionalmente ritenuti, insieme a quelli che compongono la 'Crocetta', come parti dell’antico arredo liturgico della chiesa di San Giovanni Evangelista.
L’altare risulta composto da una possente lastra di pietra utilizzata come mensa. Questa poggia anteriormente su due pilastri in pietra affiancati da due colonnine e posteriormente su due pilastrini poggianti su una base [1].
Le colonnine anteriori sono quelle che suscitano maggiore interesse. Di forma tortile, terminano con un capitello del tipo a crochet percorso da nervature oblique. Un collarino piuttosto sporgente segna il confine fra il fusto della colonna ed il capitello. Un confronto con alcuni capitelli del braccio meridionale del chiostro di Fossanova risulta subito fruttuoso. In particolare la seconda colonnina anteriore della prima trifora da ovest presenta nel primo ordine di 'foglie' del capitello un andamento obliquo analogo [2]. Le due colonnine, molto somiglianti nel fusto e nel capitello, differiscono nella base. Quella di destra è formata da un fiore dalla corolla più ricca e costituita da un doppio giro di petali mentre l’altro presenta un solo giro di petali completato al centro da una sorta di voluta [3-4]. Oltre alla differenza nella fattura del fiore, la base di sinistra differisce dall’altra per avere lateralmente, invece di un altro fiore, una sorta di prolungamento del tortiglione della colonna con terminazione antropomorfa [5]. Anche questo caso si giova di un confronto con il braccio meridionale del chiostro di Fossanova. Tra le basi delle colonnine della prima quadrifora c’è infatti una griffe dal curioso aspetto antropomorfo [6].
I pilastrini ottagonali che si trovano posteriormente, in realtà due metà di un unico pilastrino, sono un elemento architettonico molto diffuso a Priverno e che si ritrova anche nella Crocetta [7]. I semi-pilastrini poggiano su due basi diversamente scolpite con motivi floreali. Quella che regge il semi-pilastrino di sinistra, presenta un motivo di foglie disposte verticalmente, in tutto simile alla base delle colonnine esposte nella ‘Crocetta’; la base del semi-pilastrino di destra presenta invece una decorazione floreale più elaborata e stilisticamente affine al decoro vegetale che corre sull’architrave inserito nella Crocetta, al decoro vegetale della mensola della finestrella in controfacciata della chiesa e all’architrave usato come mensola nell’altare posto in fondo alla navata destra della chiesa [8].
I pilastri anteriori dell’altare, la fronte della mensa e la base, presentano una decorazione pittorica a finto mosaico cosmatesco [9-11]. Tali decorazioni possono essere senza dubbio ascritte ad epoca recente, forse inizi del XX secolo quando la chiesa subì un rivoluzionario restauro, decorazioni peraltro ricorrenti in altre zone della chiesa.
Inserito tra i pilastrini ottagonali, poggia sulla base dell’altare un interessante frammento in pietra che reca a rilievo l’immagine di un agnus dei [12]. La sua originaria appartenenza è difficile da ipotizzare, potrebbe essere l’unico frammento rimasto di una croce in pietra.
La datazione dell’altare, o almeno dei pezzi che lo compongono, appare attualmente molto confusa. La scheda di catalogo del 1971, che si riferisce all’intero altare, lo considera per tradizione costruito nel XIV secolo «con materiale frammentario proveniente da un ambone o da una transenna, smembrati per costruire il monumento della crocetta», tra l’altro riprendendo in toto le indicazioni presenti nella scheda storica del 1920 (ASC n. 44; P. Cannata 1971b). Una scheda del 1980, relativa ai capitelli che fanno da base ai pilastrini ottagonali, definisce l’altare come formato da «componenti pseudo-romaniche…tipico prodotto di una manifattura tardo ottocentesca, o perfino primo-novecentesca, volta a realizzare arredi sacri alla maniera medievale» (M. Cinetti 1980). Nel suo studio sulle dipendenze fossanoviane in Marittima, Elisa Parziale scrive che l’altare è costituito da elementi «ispirati al cantiere cistercense», riferendosi in particolare alle colonnine tortili che si trovano sul lato anteriore, considerate stilisticamente affini a quelle del lato meridionale del chiostro di Fossanova, e dunque databili alla fine del XIII-inizi XIV secolo (E. Parziale 2006, p. 136). Secondo la studiosa le colonnine della ‘Crocetta’, le più elaborate, potrebbero essere state un tempo gli originali sostegni dell’altare, poi sostituiti con i semi-pilastrini ottagonali (Ibidem).
In conclusione, se non è possibile datare con esattezza l’assemblaggio dell’altare, possiamo affermare che esso è costituito da elementi di ispirazione cistercense e dunque databile al periodo proposto da Elisa Parziale. Riunire tutti i pezzi dell’altare e della Crocetta per dargli una forma compiuta, risulta un’ipotesi tanto accattivante quanto azzardata. Le chiese di Priverno sono ricche di frammenti erratici anche di diversa epoca questo perché nella costruzione della nuova città si è cercato di recuperare più materiale possibile dalle vecchie costruzioni di Mezzagosto. La mensa stessa dell’altare è citata nella scheda storica del 1920 come un pezzo proveniente dall’antica città di Privernum.
Bibliografia
Asc n. 44, Roma 1920.
Cannata P., SBAS RM 12/00102870, Roma 1971b.
Cinetti M., SBAS RM 12/00088304, Roma 1980.
Parziale E., L' Abbazia cistercense di Fossanova. Le dipendenze in Marittima e l'influenza sulla produzione artistica locale tra XII e XIV secolo, Roma 2007, pp. 136-137.
Autori
Ilaria Proia