Le Vie del Gotico

1) Chiostro, lavabo

L’edicola del lavabo si affaccia sul corridoio meridionale del chiostro, di fronte al refettorio. Il vano ospitava una fontana che i monaci utilizzavano per le abluzioni mattutine e per lavarsi le mani prima di accedere alla mensa. Intorno ad essa si svolgevano anche altre attività, quali la tonsura dei capelli e la rasatura della barba.

Lo spazio quadrangolare ha una copertura a padiglione aperta, coronata da una lanterna più piccola, sostenuta da otto colonnine tortili e lisce con capitelli a crochets (a uncino).

I tre lati dell’edicola si aprono verso il giardino con arcate sottolineate da una modanatura sagomata ‘a punta’ al di sopra delle alte colonne di reimpiego, replica del motivo adottato lungo il braccio sud del chiostro.

Ai pilastri angolari si addossano all’interno colonnine con capitelli a crochets collegate da un collarino continuo, mentre gli angoli esterni ospitano, al di sopra della cornice, colonnine a fusto liscio con capitello circolare. Ai lati del padiglione si trovano due doccioni con protomi animali.

La fontana odierna - chiusa e sostenuta da un cippo miliario della via Appia - sostituì tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento la piccola vasca del primitivo lavabo, rinvenuta in occasione degli scavi del refettorio. Probabilmente venne ricostruito l’intero padiglione. Osservando l’edicola dall’esterno si constata infatti la sua posteriorità rispetto al braccio del chiostro (fine XIII - inizio XIV secolo). Il padiglione si appoggia infatti alla parete, nascondendo gli archi ogivali della galleria e interrompendo la soprastante cornice a dentelli.

La lapide murata nel pavimento ricorda il restauro voluto dal cardinale commendatario Pietro Aldobrandini (1593-1621).

Elisa Parziale